IL CONTROLLO DELLA VISTA, PARTE 1

FINO A 18 ANNI.

Le esigenze visive cambiano nelle diverse fasi della vita.

A che età e ogni quanto è consigliato, quindi, sottoporsi a un esame della vista? È questo uno dei quesiti che i genitori ci pongono con più frequenza… Scopriamo insieme il calendario della prevenzione visiva:

Alla nascita
Non è mai troppo presto. Tra la nascita e i primi 6 mesi di vita è consigliabile un primo controllo visivo da un medico oculista per escludere malformazioni o malattie congenite.

A 3 anni
Il momento giusto per capire se gli occhi funzionano (entrambi) bene ed in modo armonico. Se nei primi anni non compaiono sintomi particolari che facciano considerare la presenza di un deficit visivo, il secondo appuntamento è consigliato intorno ai 3 anni. Si valuta l’armonico sviluppo morfologico e funzionale degli occhi e si riconosce un’eventuale ambliopia. L’ambliopia, quello che in gergo comune si definisce “occhio pigro”, è un fenomeno tipico dell’età infantile in cui si verificano alterazioni della stimolazione visiva che non permettono un corretto sviluppo del sistema visivo. Spesso i genitori faticano a riconoscerlo, soprattutto se non è accompagnato dalla deviazione di un occhio, perché i bambini a quell’età non sono in grado di esprimere chiaramente la propria condizione. Per gestire con successo l’ambliopia è fondamentale un riconoscimento precoce e un trattamento tempestivo… ed un trattamento adeguato…

A 5-12 anni
Nell’età pre-scolare per capire se servono gli occhiali. Una controllo poco prima di iniziare il percorso scolastico, consente di esaminare con precisione le caratteristiche visive e le capacità degli occhi e di poter, eventualmente, intervenire precocemente con la correzione di difetti attraverso gli occhiali o un percorso di specifici “esercizi visivi”.
Qualora non si riscontrino particolari problematiche, è opportuno proseguire con controlli periodici ogni uno/due anni (in base alla condizione e alla necessità), per seguire l’evoluzione della capacità visiva. È il periodo in cui può manifestarsi una propensione alla miopia e, per evitare un aumento, valutare un “programma” che ne monitori l’evoluzione per evitarne il più possibile il peggioramento con specifici sistemi ottici di alta tecnologia.

Durante l’adolescenza 13/18 anni
La richiesta di indossare lenti a contatto aumenta nel periodo dell’adolescenza e spesso queste sono scelte per la loro particolare efficacia nel controllo della progressione di alcuni difetti visivi tipo la miopia. I ragazzi, per motivi estetici o per praticità durante le attività sportive, spesso chiedono di alternare gli occhiali alle lenti a contatto. Per questo è fondamentale rivolgersi a uno specialista Contattologo (Ottico Optometrista) per effettuare test specifici che permettano di verificare l’idoneità dell’uso delle lenti a contatto. La collaborazione con il contattologo esperto sarà fondamentale per scegliere il tipo, il materiale più adatto ad ogni singola esigenza, oltre che il regime di ricambio delle lenti per garantire la massima sicurezza dell’occhio.

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