ESTATE
I GIOCHI DELLE VACANZE PER ALLENARE LA VISTA DEI PIU’ PICCOLI E PREPARARLI ALLA SCUOLA.
Che la vista sia un requisito fondamentale per qualsiasi bambino che frequenti la scuola è evidente e scontato, ecco perché abbiamo pensato di darvi qualche idea per i giochi più divertenti ma anche “utili” da fare durante le vacanze.
Il consiglio principale è quello di accantonare tablet, smartphone e device di ogni genere per ritornare e dare spazio –finalmente- ai giochi nell’esterno e alla creatività. Giochi con la palla, biciclette e monopattini devono diventare i migliori amici dell’estate… ma per quando ci si siede sotto l’ombrellone (o all’ombra in un prato) vi consigliamo 2 giochi semplici ma molto utili per l’apprendimento e lo sviluppo visivo.
- LA PARTENZA E L’ARRIVO, L’INIZIO E LA FINE, IL DAVANTI E IL DIETRO, IL SOPRA E IL SOTTO: sfruttando l’ambiente circostante o un disegno chiedere al bambino di indicarci cosa sta davanti, cosa dietro, cosa sopra e cosa sotto, cosa a destra e cosa a sinistra (ecc…). Per fare qualche esempio: la barca è sopra l’acqua del mare, la sdraio è davanti alla borsa dei giochi, la passatoia parte dal bar e arriva alla spiaggia, Luca è a destra del nonno…
Uno dei problemi più rilevanti del bambino è comprendere la giusta partenza e i riferimenti spaziali per sapersi orientare. Il mondo in cui viviamo è percepibile attraverso linee ed ogni nostro movimento è definito su di esse. Inoltre questo esercizio allena il riconoscimento di destra e sinistra e la percezione della propria centralità.
- OPPOSIZIONE DELLE DITA AL POLLICE: chiedere al bambino di opporre al pollice, in successione, il polpastrello dell’indice, medio, anulare, mignolo e ritorno. Far poi ripetere l’esercizio prima singolarmente per ogni mano poi con entrambe le mani a tempo.
Non appena il bambino avrà imparato a padroneggiare il movimento gli si potrà chiedere di aumentare la velocità, di nominare le dita e si potranno inserire variabili per rendere l’esercizio più sfidante.
Alcune variabili?
Gli si può chiedere di seguire un ritmo (metronomo del cellulare o schiocco delle dita), di farlo solo con le dita pari, poi solo con le dispari.
Ogni variabile creativa è ben accetta.
È questo un esercizio utile e propedeutico alla corretta impugnatura della penna… poiché oggi la maggior parte dei bambini ha difficoltà ad impugnarla correttamente. La prensione ottimale della penna (quella a tre dita con pollice e indice a pinzetta e medio sotto di sostegno) permette fluidità di movimento durante la scrittura ed evita adattamenti della posizione del capo. Sembra una cosa secondaria mentre, al contrario, è il primo punto per imparare una buona postura scrivendo.
E poi… tutti a bagno!
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