CHERATOCONO

LA LENTE A CONTATTO MIGLIORA LA VITA.

Il cheratocono è una patologia degenerativa della superficie anteriore dell’occhio, la cornea. Si manifesta normalmente tra i 15 e i 35 anni e ha come conseguenza un indebolimento con conseguente sfiancamento di questa membrana (cornea) che diventa meno resistente. La cornea, un po’ alla volta, si deforma in avanti perdendo la sua forma di semisfera e assomigliando ad un cono… da qui il nome di Cherato (cornea) cono.

La visione, piano piano peggiora e molto spesso la correzione con gli occhiali diventa inefficace, anzi, non esiste più nessun paio di occhiali in grado di risolvere il problema e far vedere bene.

Fino ad oggi ritenuta una malattia rara ha un’incidenza di circa 1/2000 abitanti (gli ultimi studi dicono anche di più). Generalmente si presenta su entrambi gli occhi, ma con differenza di gravità (non è difficile trovare un occhio con cheratocono palese e l’altro con cheratocono definito “frusto”, cioè presente ma non sviluppato).

Ciò che rende difficoltosa la visione, soprattutto per chi ha cheratocono più avanzato, sono le aberrazione di alto ordine che si presentano come astigmatismi irregolari, causate dalle deformazioni intervenute.

Quando la superficie è irregolare, come abbiamo già detto, le correzioni con occhiali (anche perfettamente raffinati e prescritti) non possono essere soddisfacenti.

Grazie alle “LENTI A CONTATTO PER OCCHI SPECIALI” la visione può essere invece arrivare ad essere perfetta, anche oltre ai 10/10.

Magia? … No tecnologia!

Il contattologo specialista ha oggi a disposizione diverse tipologie di lenti a contatto per occhi speciali: morbide spessorate, ibride (centro più rigido e periferia morbida) e Gas-Permeabili di piccolo o grande diametro (queste ultime garantiscono un’eccezionale tollerabilità e qualità visiva).
Ma… perché le lenti a contatto permettono risultati così straordinari?

La lente a contatto e la lacrima creano una nuova e regolare superficie esterna dell’occhio “superando” i limiti creati dalle deformazioni indotte dalla malattia permettendo nuovamente visione nitida e confortevole.

Il percorso: dopo la diagnosi di cheratocono da parte del medico oftalmologo si può procedere con un esame optometrico e contattologico specifico attraverso test soggettivi e innovativi strumenti di rilevazione. Si può così creare un “calco” elettronico tridimensionale della cornea che permette di tracciare la strada per la progettazione e la costruzione di queste speciali lenti a contatto.

Applicare una lente a contatto su questo tipo di occhi richiede tempo, impegno, tanta formazione, strumentazione innovativa ed esperienza…
Per il cheratocono non affidiamoci a chi si occupa di questa tipologia di applicazione solo qualche volta, occasionalmente, ma chiediamo aiuto sempre ad un esperto.

Da oltre trent’anni il nostro Centro di Contattologia Avanzata si occupa di “occhi speciali”.

Share this post